ECOMAP E PREVIDENZA INTEGRATIVA

L’attuale sistema pensionistico del nostro Paese, con le sue incertezze e i suoi continui cambiamenti, non si prospetta di certo tra i più rosei. Per questo motivo in molti hanno iniziato ad interessarsi all’idea di un piano di previdenza complementare, considerato ormai una vera e propria necessità per garantirsi un domani più sicuro.

Nel 2017 Ecomap, Ecom.Broker e Fit si sono uniti per offrire alla categoria un prodotto in grado di far fronte a questa necessità. Con il supporto di una delle migliori compagnie assicurative sul mercato, lo scorso anno è stato possibile realizzare questo progetto, che ha permesso ai soci di contare su una nuova importante prestazione, appunto quella della Previdenza Integrativa.

La verità è che al momento, quando si parla di pensioni, ci si sente confusi e a volte poco informati. E di conseguenza non è facile capire che strada intraprendere per tutelare al meglio il proprio futuro. L’idea di un sistema di previdenza complementare ormai si fa sempre più strada e per capire di cosa si tratta e perché scegliere di affidarsi a questa soluzione è importante avere un quadro preciso del sistema pensionistico di oggi.

Negli anni 90 il panorama delle pensioni ha subito notevoli cambiamenti. Fattori scatenanti sono stati il progressivo aumento della durata della vita, che di conseguenza ha determinato un allungamento del periodo di pagamento delle pensioni, e il rallentamento della crescita economica, che ha portato ad una riduzione dei contributi necessari a pagare le pensioni. Questi fattori hanno messo in crisi la struttura del nostro sistema pensionistico, che col passare del tempo è andato sempre più in sofferenza. E’ stato dunque necessario riformarlo, ma il passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo attuale non ha migliorato le aspettative, soprattutto per i giovani, considerando che la stima delle pensioni dei prossimi anni si aggira, per i lavoratori autonomi, intorno al 50% delle retribuzioni percepite nell’arco della vita lavorativa.

Ed è proprio per questi motivi che in molti hanno iniziato ad informarsi sulla previdenza complementare per poter giocare d’anticipo e avere una maggiore copertura pensionistica in futuro.

La pensione integrativa è diventata ormai una necessità, soprattutto per chi ha avuto molti anni di precariato o non è stato impiegato fin da giovanissimo.

Dopo una vita di lavoro e sacrifici, ci si aspetta di poter guardare al futuro, al momento della pensione, come ad un traguardo sicuro, da godersi in piena serenità.

E’ qui che subentra la Previdenza Integrativa, che permette di integrare la pensione pubblica con una privata e di contare quindi su una rendita ulteriore in grado di dare stabilità agli anni a venire, semplicemente accantonando risparmi durante la vita lavorativa. Ed è qui che molti hanno fatto il salto culturale, scegliendo di depositare risparmi in un fondo anziché in una banca.

Il procedimento di base è lo stesso in entrambi i casi, ovvero si sceglie l’importo da versare e lo si deposita, e quel denaro resta ovviamente di nostra proprietà e non va perso.

La differenza sta nell’accessibilità: mentre nel caso della Banca è possibile accedere al denaro in qualsiasi momento, in caso di Fondo Pensione il denaro è disponibile solo al momento effettivo del pensionamento (tranne che in alcuni casi specifici) come integrazione della Pensione pubblica.

A tal proposito, uno dei grandi vantaggi del Fondo Pensione Fit-Ecomap è proprio quello di offrire agli associati la possibilità, in caso di cessione della rivendita, di riscattare il 100% della posizione maturata fino a quel momento.

Per chi sceglie di depositare i propri risparmi in un Fondo di Previdenza Complementare i vantaggi sono considerevoli. Il maggiore fra tutti, che invoglia molti ad aderire ad un Fondo Pensione, è di certo la deducibilità fiscale: al contrario dei depositi bancari, è infatti possibile dedurre gli importi accantonati per la Previdenza Integrativa nella propria dichiarazione fino ad un limite di € 5.164,57 annui. Un fattore di non poco conto che permette così al lavoratore di risparmiare qualcosa e di non dover versare gran parte del proprio stipendio in contributi e tasse.

Inoltre la tassazione applicata sugli interessi maturati in un fondo di previdenza complementare è pari al 20%, percentuale inferiore a quella che solitamente viene applicata sugli investimenti di natura finanziaria che è pari al 26%.

L’aliquota con cui viene tassata la prestazione pensionistica ha un andamento decrescente man mano che aumentano gli anni di adesione ad essa, per una soglia minima stabilita del 9%.

Iniziando presto a versare per un fondo pensione si avrà a disposizione un discreto capitale al momento in cui si smetterà di lavorare. Prima si inizierà più alto sarà l’importo accumulato che integrerà l’assegno dell’INPS.

Come appena visto, sono diversi i motivi per cui conviene affidarsi ad un piano di Previdenza Complementare.

E’ importante aggiungere un’ulteriore rilevante informazione al riguardo, sulla quale molti si stanno interrogando, ovvero come procedere in caso di decesso dell’intestatario del Fondo Pensione.  In caso di morte dell’aderente ad una forma pensionistica complementare prima che sia stato maturato il diritto alla pensione, la posizione maturata per intero verrà riscattata dagli eredi o dai beneficiari dallo stesso designati (persone fisiche o giuridiche). In mancanza di tali soggetti, la posizione individuale del soggetto deceduto verrà devoluta a finalità sociali.

I soci Ecomap hanno una marcia in più poiché per loro, come anticipato all’inizio, la squadra Ecomap, Fit ed Ecom.Broker ha messo a disposizione un prodotto tra i migliori su mercato, ovvero un sistema di Previdenza Integrativa pensato appositamente per loro e per incontrare le loro esigenze.

Aderire è semplicissimo. Per tutte le informazioni è possibile recarsi presso il proprio Sindacato Provinciale Tabaccai o contattare direttamente Ecomap ed Ecom.Broker.

Al giorno d’oggi guardare con anticipo al futuro è diventata una necessità, bisogna iniziare sin da ora a tutelare il nostro domani.  Allora perché non farlo al meglio?